  | 
                           
                          
                            
                             
 
  | 
                           
                          
                            
                               
                                  Narrativa
                                  
                                  Poesia italiana
                                
                                 
                              
                                  Poesia in lingua
                                Questa rubrica è aperta a 
                              chiunque voglia inviare testi poetici, in una 
                              lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i 
                              più elementari principi morali e di decenza... 
                              poesie in lingua
                                napoletana e
                                pisana
                                 
                              
                                  La bacheca degli annunci 
                                  assurdi
                                Una nuova rubrica tra 
                                l'aforistico, il poetico e l'umorismo.. 
                                Di Rossana D'Angelo
                                 
                              
                                  Recensioni
                                  
                                  Non tutti i dubbi sono di 
                                  plastica di Angelo Zabaglio  
                                  Un criceto al computer di
                                  Lenio Vallati - 
                                  recensione di Massimo Acciai 
                                  Ojstro ("Il Tafano") di
                                  Ethel Lilian 
                                  Voynich - recensione di Vladimir OKC 
                                  La leggenda dei pesci bambini di
                                  Francesco Bova 
                                  Atomico Dandy di Piersandro Pallavicini - 
                                  recensione di Enrico Pietrangeli 
                                  Dovere d'allegria di
                                  Giulio Bogani - 
                                  recensione di Lorenzo Carpentiero 
                                  La catena non si spezza di
                                  Franco Santamaria
                               
                                  Interviste
                                  Intervista ad Andrea 
                                  Moneti (autore di "1527") 
                                  di Massimo Acciai
                               
                              
                                  Convegni
                                  I Balcani e l'Europa: 
                                  l'uomo senza confine 
                                  di Marco Bazzato
                               
                              
                              | 
                           
                          | 
                        
                                                    
                             
			    Vango la terra e mi sfogo. 
                la rimugino, la batto, la sbriciolo e mi ci ritrovo, 
                non sono un contadino 
                vango per passione. 
                 
                Con gesto antìo 
                le mano 
                stringo 'r mànio 
                'r piede 
                pigio sur pallonzolo 
                bùo la terra, c'entro dentro... ah bene! 
                 
                I lombrii 'un vanno amazzati 
                sta' attento a 'lombrii. 
                Prendo 'n mano 'na zolla 
                grassa e profumata 
                l'annuso e poi la strizzo... ah bene! 
                 
                Toh lombrio! Godi! 
                T'aiuto a buà, t'aiut' 'andà più ffondo 
                tieni  
                la merda der cane ti do 
                t'aiuto, aiutami, trasformala. 
                 
                Vango per passione 
                mi rammenta 'r mi babbino 
                vango e mi sfogo. 
                 
                Dev'esse quer sòno sordo 
                quer vibrìo 
                che m' arriva ner piede puntellato sur pallonzolo 
                si strappa la radicina  
                si sbriciola 'r sassino 
                è lì che dovento scemo. 
                 
                Non sono un contadino 
                lui dura fatìa 
                si sfonda 'r groppone e si maola le mani 
                Io godo e basta. 
                 
                Alla terra 'un ni 'hiedo frutti 
                'un ni do 'semi 
                la bùo, la rivorto, la sciupo ma con garbo. 
                 
                Perché 'bimbi scavano le bùe? 
                Cosa cercano? 
                Io lo so 
                'un cercan nulla 
                scavano 
                per passione. 
                 
                Dev' esse 'r piacè di vedè 'r voto dove prima 'un c'era 
                -"Bimbo l' hai fatto te quer popò di bùo?"- 
                -"Si l' ho fatto io!... che popò di bùa t' ho ffatto!"- 
                Ecco 
                è tutto lì.
			    NOTA: E' un pò un esperimento: non si 
                tratta proprio di vernacolo ma di un pisano semplice, ripulito. 
                quel pisano di dentro le mura che si è venuto formando dal dopo 
                guerra nel tentativo di una "de-contadizazzione" linguistica.
			                 | 
                           
                             | 
                           
                          |