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                              Nostalgia per i barroccini 
 
			                  
			                  
                               
                               
                              
			                Il barroccino, per chi non lo 
                            sapesse, è un piccolo carretto tirato a mano, 
                            adibito per lo più al trasporto di piccole 
                            mercanzie. È dai barroccini, precisamente da quelli 
                            di via dell'Ariento a Firenze - via che deve il suo 
                            nome alle numerose botteghe di argentieri, ancora 
                            oggi nota per i venditori ambulanti che espongono 
                            merci di ogni tipo - che ha le sue origini la 
                            famiglia protagonista della commedia brillante di 
                            Dory Cei "Barroccini di via dell'Ariento", scritta 
                            nel 1960 ma ancora godibilissima, portata sulla 
                            scena al Teatro di Rifredi con la regia di Raul 
                            Bulgherini. 
                            Attorno alla figura della madre, Donna Atalanta, 
                            lavandaia arricchita, e al suo senso di superiorità 
                            sviluppato in seguito a nuovo status sociale (ma 
                            resta una donna per cui anche gli Harmony 
                            rappresentano una lettura troppo impegnativa) 
                            ruotano personaggi spassosi e ben caratterizzati, 
                            quali il marito succube che alla fine si ribella, il 
                            figlio scemo, la figlia gentile, la cameriera 
                            pettegola con il fidanzato pompiere, il maggiordomo 
                            impassibile, la massaggista ninfomane e l'amico 
                            barrocciaio del marito con rispettiva consorte. La 
                            comicità nasce dal modo di parlare e di agire di 
                            ciascun personaggio: dagli svarioni della 
                            moglie-padrona, dal contrasto tra il parlar popolare 
                            di Pelle (l'amico barrocciaio) e da quello 
                            compassato del maggiordomo, e così via. Personaggi 
                            tanto eterogenei e pittoreschi non possono che dar 
                            vita a situazioni surreali e a scontri spassosi, 
                            fino all'immancabile lieto fine.  
                             
                             
                            Firenze, 18 novembre 2017  
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