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Libri a fumetti

Halo Jones e Martha Washington: Due donne libere in mondi oppressivi
Articolo di Andrea Cantucci

Teatro

Geppetto e Geppetto: una favola moderna
di Massimo Acciai Baggiani
Una lettera alla maniera di Queneau
di Massimo Acciai Baggiani
Nostalgia per i barroccini
di Massimo Acciai Baggiani
La solitudine non ha parole
di Massimo Acciai Baggiani
Come si gioca a briscola in cinque?
di Massimo Acciai Baggiani
Harem di oggi e di ieri
di Massimo Acciai Baggiani
Il principio di Archimede
di Massimo Acciai Baggiani
Uno straordinario mix di musica e comicità
di Massimo Acciai Baggiani

Miti mutanti 31

Tavola di Andrea Cantucci

Nostalgia per i barroccini
 

Massimo Acciai Baggiani


 


Il barroccino, per chi non lo sapesse, è un piccolo carretto tirato a mano, adibito per lo più al trasporto di piccole mercanzie. È dai barroccini, precisamente da quelli di via dell'Ariento a Firenze - via che deve il suo nome alle numerose botteghe di argentieri, ancora oggi nota per i venditori ambulanti che espongono merci di ogni tipo - che ha le sue origini la famiglia protagonista della commedia brillante di Dory Cei "Barroccini di via dell'Ariento", scritta nel 1960 ma ancora godibilissima, portata sulla scena al Teatro di Rifredi con la regia di Raul Bulgherini.
Attorno alla figura della madre, Donna Atalanta, lavandaia arricchita, e al suo senso di superiorità sviluppato in seguito a nuovo status sociale (ma resta una donna per cui anche gli Harmony rappresentano una lettura troppo impegnativa) ruotano personaggi spassosi e ben caratterizzati, quali il marito succube che alla fine si ribella, il figlio scemo, la figlia gentile, la cameriera pettegola con il fidanzato pompiere, il maggiordomo impassibile, la massaggista ninfomane e l'amico barrocciaio del marito con rispettiva consorte. La comicità nasce dal modo di parlare e di agire di ciascun personaggio: dagli svarioni della moglie-padrona, dal contrasto tra il parlar popolare di Pelle (l'amico barrocciaio) e da quello compassato del maggiordomo, e così via. Personaggi tanto eterogenei e pittoreschi non possono che dar vita a situazioni surreali e a scontri spassosi, fino all'immancabile lieto fine.


Firenze, 18 novembre 2017 

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