Arrivi con il vento che spettina i capelli,
Levante ti accompagna affianco a me di sera
e fisso la tua bocca sempre a me sincera
cosi' anche gli occhi dolci coi quali m'interpelli.

Mi chiedi come mai io sorrida quando sono
con te o perche' io voglia passare il tempo solo
con te... non te n'accorgi, eppure calmo volo
come se risorgessi fenice d'oro buono.

Sto bene assieme a te, son sereno e col sorriso
fin dal mattino presto, da quando vedo il sole
che sorge fino a quando lo vedo tramontare.

E quando son fra le tue braccia, quand' ho ucciso
un'altra paura mia e di persone sole
mi faccio, del tuo vino soltanto, inebriare.

Signore, e' il tuo servo infedele che t'invoca,
esatto, proprio quello che sai non crede piu'
in quello che si dice che abbia creato tu
ovvero amore vero (ch'è dalla forza fioca).

Persino tu sai bene che noi non siam capaci
d'amare (ma nel senso completo...sai...divino)
non è nella nostra logica umana, uncino
che tira l'odio d'odio, volatili rapaci.

Ricorda di capire noi anime perdute
in un bicchiere già vuoto, da soli, senz'affetto
e senza un cielo nero con stelle già cadute.

Signore, d'una cosa ti prego: in quel letto
di sangue colmo fino alla nausea di voci mute,
mettici una parola, ma tua: sarà perfetta.