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                                  Poesia italiana
                                
                                Questa rubrica è aperta a chiunque voglia 
                                inviare testi poetici inediti, purché rispettino 
                                i più elementari principi morali e di decenza...  
                                poesie di Andrea Cantucci,
                                Giovanna Casapollo,
                                Matilde V. Laricchia,
                                Michele Parigino
                                 
                              
                                  Poesia in lingua
                                
                                Questa rubrica è aperta a chiunque voglia 
                                inviare testi poetici inediti, purché rispettino 
                                i più elementari principi morali e di decenza...  
                                poesie di Manuela Léa Orita,
                                Livia Ioana Stefan
                                 
                              
                                  Recensioni
                                  
                                  
                                  In questo numero: 
                                  - "Esagramma 41" di Massimo Acciai, prefazione 
                                  di Mariella Bettarini 
                                  - "La nevicata e altri racconti" di Massimo 
                                  Acciai, recensione di Monica Fantaci 
                                  - "Sempre ad est" di Massimo Acciai, 
                                  recensioni di Liliana Ugolini e Monica Fantaci 
                                  - "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai, 
                                  nota di Sandra Carresi 
                                  - "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai, 
                                  nota di Stefano Gecchele 
                                  - "La metafora del giardino in letteratura" di 
                                  Lorenzo Spurio e Massimo Acciai, recensione di 
                                  Anna Maria Balzano 
                                  - "La cucina arancione" di Lorenzo Spurio, 
                                  recensione di Valentina Meloni 
                                  - "Accenni d'Autunno" di Antonio Messina 
                                  - "Verso altri cieli" di Floriana Porta 
                                  - "Una storia sbagliata" di Donatella Fabbri, 
                                  nota di Massimo Acciai 
                                  - "Non ci sono foto ma qualcosa è rimasto" di 
                                  Matilde Vittoria Laricchia 
                                  - "Il mio canto fiero" di Cesare Lorefice 
                                  - "Scene da un probabile inferno" di Salvatore 
                                  Scalisi 
                                  - "Tempesta d'estate" di Salvatore Scalisi 
                                  - "Quando sorride il mare" di Floriana Porta 
                               
                              
                                  Interviste
                                  
                               
                              
                                  Articoli
                                  
                               
                              
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                              Intervista a Yami Yume, autrice 
                              di "Immagina" 
 
			                  
			                   
                             
                            
                             1. Prima di parlare del suo 
                            romanzo "Immagina" e della sua nuova edizione 
                            rivista vorrei farle qualche domanda, da collega 
                            scrittore, per conoscerla meglio come persona e come 
                            autrice. Cominciamo con i suoi studi, la sua 
                            formazione culturale. 
                             
                            Ho conseguito la maturità classica con un punteggio 
                            di 90/100, dopodiché, visto il mio interesse per la 
                            musica e l'arte avrei voluto iscrivermi al DAMS di 
                            Bologna, ma per via di problemi logistici ed 
                            economici ho dovuto rinunciare. Ho preferito non 
                            ripiegare su "seconde scelte" iscrivendomi ad altre 
                            facoltà presenti nella mia regione perché sapevo già 
                            che se avessi iniziato qualcosa contro voglia non 
                            avrei ottenuto risultati soddisfacenti, per cui ho 
                            preferito seguire alcuni corsi professionali di 
                            informatica e di lingue. Dato il mio interesse per 
                            le lingue orientali, tra la fine del 2014 e l'inizio 
                            del 2015 ho intenzione di iscrivermi all'Asian 
                            Studies Group di Roma per conseguire i primi livelli 
                            della certificazione di lingua coreana. 
                             
                            
                             2. Quali sono stati i suoi modelli letterari, gli 
                            autori che ha amato di più, che hanno contribuito a 
                            formare il suo stile? 
                             
                            I miei scrittori preferiti sono Edgar Alla Poe, 
                            Arthur Conan Doyle e J.K.Rowling, ma non posso dire 
                            che siano i miei modelli letterari poiché non aspiro 
                            a emulare figure così importanti o anche soltanto ad 
                            accostarmi a esse. Le storie che racconto traggono 
                            ispirazione da sogni, incubi, riflessioni; spesso 
                            nascono persino da fantasie suscitate da una persona 
                            che mi colpisce in modo particolare, da un semplice 
                            gesto o da una situazione che ho sperimentato o alla 
                            quale ho assistito, per cui quando scrivo non ho in 
                            mente modelli letterari precisi. Il mio stile è 
                            istintivo, può essere influenzato dai molteplici 
                            stimoli provenienti da ciò che mi affascina: 
                            melodie, canzoni, storie fantastiche giapponesi che 
                            troviamo nei manga, negli anime e persino nei 
                            videogiochi, letture fantasy e racconti horror di 
                            scrittori occidentali, leggende e misteri. 
                             
                            3. Quanto conta per lei l'ispirazione, quanto la 
                            tecnica? Sottopone spesso i suoi lavori ad un lungo 
                            labor limae oppure ha maggior peso la spontaneità 
                            del momento creativo? 
                             
                            L'ispirazione è molto importante, soprattutto se 
                            combinata con l'atmosfera giusta: il perfetto 
                            equilibrio tra queste due componenti per me 
                            rappresenta l'ideale. La tecnica è rilevante fino a 
                            un certo punto: si possono scrivere storie 
                            stilisticamente perfette, ma se non hanno 
                            "un'anima", se non trasmettono sentimenti 
                            coinvolgenti e messaggi che mettono in moto la mente 
                            e l'immaginazione del lettore rimangono sterili e 
                            vuote. Mentre scrivo torno spessissimo sulle mie 
                            frasi, sono molto autocritica e non sono quasi mai 
                            pienamente soddisfatta dei miei lavori sia che si 
                            tratti di scrittura che di disegno. Al termine 
                            rileggo, correggo e modifico ancora ciò che ho 
                            scritto per cercare di raggiungere una forma il più 
                            possibile vicina al mio ideale di scrittura che deve 
                            essere fluida, semplice ma al contempo piena di 
                            significato. 
                             
                            4. Cosa pensa dei concorsi letterari? 
                             
                            Penso siano un ottimo modo per confrontarsi con 
                            altri autori, per testare i gusti dei lettori che 
                            compongono la giuria popolare e dei professionisti 
                            che fanno parte della giuria di qualità e per far 
                            circolare e conoscere il proprio nome. 
                             
                            5. Quale peso ha il retroterra culturale nella 
                            creazione letteraria? 
                             
                            Una volta in Italia si scrivevano soprattutto 
                            romanzi gialli, poesie, biografie e saggi. Negli 
                            ultimi anni, invece, i nostri autori hanno iniziato 
                            a sperimentare altri generi. Paradossalmente, questa 
                            tendenza è stata avviata dall'arrivo, sul nostro 
                            territorio, di romanzi thriller, fantasy, horror e 
                            paranormal di quegli autori stranieri che le grandi 
                            case editrici italiane preferiscono importare 
                            dall'estero.  
                             
                            6. Le parole chiave dell'era attuale, battezzata 
                            "era digitale" sono: multimedialità, mass media, 
                            integrazione, virtualità. Cosa hanno cambiato le 
                            nuove tecnologie digitali nella creazione artistica, 
                            se hanno cambiato qualcosa? 
                             
                            Gli unici cambiamenti che ho notato con 
                            l'introduzione dei sistemi digitali nell'editoria 
                            sono stati una maggiore distribuzione e diffusione 
                            delle opere degli autori non più soltanto sul 
                            territorio nazionale ma anche in tutto il resto del 
                            mondo. Inoltre la pubblicazione di un libro è 
                            diventata una pratica accessibile praticamente a 
                            chiunque. 
                             
                            7. Manterrà il proprio ruolo il testo cartaceo di 
                            fronte al dilagare di internet e degli ipertesti? 
                             
                            Penso che sarà ancora così per diversi decenni: 
                            poter tenere concretamente un libro tra le mani, 
                            poterne sfogliare materialmente le pagine e far 
                            scorrere le dita sulla carta sono gesti quasi 
                            rituali, è come se un lettore in quei momenti 
                            comunicasse direttamente con il mondo racchiuso 
                            all'interno del volume, le stesse emozioni e 
                            sensazioni che se ne ricevono sono completamente 
                            diverse da quelle che si provano facendo scorrere lo 
                            sguardo su una superfice liscia, al cui luce a lungo 
                            andare disturba la vista (già compromessa dagli 
                            schermi di tv, computer e smartphone). 
                             
                            8. Quando e come ha iniziato a scrivere? 
                             
                            Da ragazzina avevo provato a mettere per iscritto 
                            alcune storie, ma mai con l'intenzione di dedicarmi 
                            alla scrittura né tantomeno di arrivare alla 
                            pubblicazione. È stato solo nel 2009 che ho sentito 
                            il bisogno di mettere per iscritto riflessioni e 
                            idee che mi portavo dentro da sempre e da allora non 
                            mi sono più fermata. 
                             
                            9. Ci può dire qualcosa del suo legame con 
                            l'Oriente, in particolare col Giappone, molto 
                            presente nelle sue opere? È un paese che ha visitato 
                            di persona? Cosa l'ha colpita? 
                             
                            Come per la maggior parte della gente, il mio 
                            interesse per il Giappone è nato grazie ai manga e 
                            agli anime che si sono diffusi anche nel nostro 
                            Paese. Con il tempo, anche grazie a internet, ho 
                            avuto la possibilità di conoscere e apprezzare anche 
                            altre produzioni nipponiche: dalla musica (jpop, 
                            jrock, visual kei) ai drama e ai live action 
                            realizzati sia per il cinema che per la tv. 
                            L'interesse per la cultura e per la lingua è 
                            qualcosa che si sviluppa automaticamente in 
                            parallelo. 
                            Allo stesso modo, in anni più recenti, ho cominciato 
                            a interessarmi alla Corea del Sud. 
                            Devo ancora visitare entrambe le nazioni: spero di 
                            poter cominciare proprio dalla Corea del Sud entro 
                            la fine di quest'anno. 
                             
                            10. Veniamo al suo romanzo fantasy, che ho letto 
                            con molto piacere nella vecchia edizione qualche 
                            tempo fa. In cosa differisce la nuova edizione dalla 
                            vecchia? Perché ha sentito l'esigenza di una 
                            riscrittura? 
                             
                            La nuova edizione è stata alleggerita da piccole 
                            imperfezioni sfuggite (nonostante tutto) ai 
                            controlli effettuati dalla precedente casa editrice 
                            ed è stata snellita eliminando brevissimi passaggi o 
                            frasi ritenute superflue, il tutto per rendere la 
                            narrazione ancora più fluida e godibile. Nulla è 
                            stato modificato della trama. Inoltre il romanzo ha 
                            una nuova copertina elaborata dallo studio grafico 
                            della Libro Aperto International Publishing, che ha 
                            comunque deciso di mantenere l'illustrazione 
                            dell'angelo stilizzato che avevo realizzato 
                            personalmente. 
                             
                            11. Com'è nato "Immagina"? Quanto tempo ha 
                            richiesto la stesura? 
                             
                            Nel Giugno 2009 ho sentito l'improvviso bisogno di 
                            mettere per iscritto tutte quelle riflessioni e quei 
                            sentimenti che avevo sempre represso e nascosto 
                            dentro una parte di me e nel farlo ho scelto come 
                            "portavoce" un ragazzo che sin da bambina, 
                            sporadicamente, vedevo in sogno. Questo ragazzo era 
                            sempre coinvolto in situazioni strane e misteriose, 
                            alla ricerca di risposte e in fuga da entità 
                            angoscianti che lo tormentavano. In tre mesi è nato 
                            Immagina. 
                             
                            12. C'è qualcosa di autobiografico nella storia? 
                             
                            Molto: ci sono le mie riflessioni, il mio modo di 
                            vedere e percepire cose e persone. 
                            Feo è praticamente la versione maschile di me 
                            stessa. 
                             
                            12. "Immagina" sarà presentato in anteprima il 12 
                            Maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino: 
                            cosa ci può dire al riguardo? 
                             
                            Ogni presentazione per me è come se fosse la prima. 
                            Essendo molto timida, nel momento in cui mi ritrovo 
                            gli occhi di tutti i presenti puntati addosso entro 
                            in ansia, ma poi man mano la tensione si allenta. 
                            Non penso mai a programmare un discorso o a 
                            preparare mentalmente le risposte da dare a 
                            eventuali domande, per cui l'incontro con il 
                            pubblico si svolge in modo abbastanza spontaneo e 
                            improvvisato: la mia non è una scelta voluta o 
                            motivata da questioni particolari, semplicemente 
                            conosco la storia, so quali e quante simbologie e 
                            messaggi comprende, conosco la complessità che si 
                            nasconde dietro una narrazione apparentemente 
                            semplice e lineare, per cui non devo far altro che 
                            riferire ciò che ho già sperimentato, vissuto, 
                            sognato e immaginato. 
                             
                            13. Progetti per il futuro? 
                             
                            Vorrei completare il secondo romanzo, uno Spin-Off 
                            di Immagina sul quale avevo già cominciato a 
                            lavorare nel 2010 e che ho dovuto interrompere per 
                            ben due volte a causa di problemi di salute e di 
                            altre piccole seccature che mi hanno rallentata 
                            finora. Ho già scritto un secondo Spin-Off che non 
                            avevo programmato e naturalmente spero di avere 
                            l'opportunità di pubblicare anche questo. Mi 
                            piacerebbe che Immagina fosse tradotto ed esportato 
                            all'estero, così che possa raggiungere molte altre 
                            persone che possono riconoscersi nelle vicende di 
                            Feo e magari trovare insieme a lui le risposte che 
                            stanno cercando. 
                            Ho anche diversi racconti ancora inediti.
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