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Narrativa

La stanza di Massimo Acciai, Tecnostorie di Massimiliano Chiamenti, Il tempo sospeso di Maddalena Lonati, Camera 730 di Maddalena Lonati, Un altro giorno, un'altra mosca, per caso... di Enrico Pietrangeli, Sette racconti al futuro di Paolo Ragni, Il Piano di Daniele Profeti

Poesia italiana

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai, Elvira Balestracci, Caterina Bigazzi, Daniel Bosco, Miriam Cividalli Canarutto, Andrea Cantucci, Sonia Cincinelli, Rossana D'Angelo, Elisabetta Giancontieri, Renato Lonza, Manuela Palchetti, Anna Maria Volpini

Poesia in lingua

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici, in una lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua napoletana, esperanto ed inglese

Recensioni

Di amore e morte di Enrico Pietrangeli - recensione di Lidia Gargiulo
Seduti dalla parte del torto di Devil Buio - recensione di Simonetta De Bartolo
Tutta colpa della poesia di Dario De Lucia - recensione di Massimo Acciai

Interviste

Il ruolo del consulente letterario: Intervista a Marco Bazzato
di Massimo Acciai

Martedì - Gli elenchi del telefono

 

di Paolo Ragni


Una volta, perfino Gloria si innamorerà di nuovo. Come sarà possibile? Chissà, ma almeno su questo non sussisterà alcun dubbio. Gloria, quella che è, si innamorerà.
Comincerà da certe piccole cose, quali una casella elettronica col nome di un musicista, una giacca scura, un vecchio orologio al polso. Da queste cose ne discenderanno altre, non meno significative: una lisca nel parlare, i capelli troppo lunghi, mani grandi e nervose, segnate dalle vene, dalle arterie, da quel groviglio inestricabile di sangue, sogni e pensieri che scorrono tra le mani.
Sarà un pensiero bello, un pensiero fisso, una di quelle cose che non lasceranno tregua. Gloria diventerà quel che sognava da bambina, una ragazza innamorata.
"Come farò a innamorarmi?" ripeterà all'amato "Come farò?!"
"Non ti preoccupare" gli risponderà questi "di quel che succederà. Se accadrà accadrà. Se non accadrà non accadrà".
"Ma se avverrà? se mi innamorerò?!"
"Non ci pensare! Ad ogni giorno sarà più che sufficiente la sua pena. Oggi non sarà ieri, ieri non sarà domani".
"Questo amore mi porterà alla rovina, mi porterà via, via di qui".
"No. Quest'amore non ti farà stare male. Capirai tu quando ne soffrirai troppo. Allora non mi amerai più".
"Non potrò più amarti?"
"Potrai smettere anche domani, tra un anno, tra un minuto o forse mai. Ma potrai anche amarmi sempre".
"Dio mio!"
"Cosa ti dispiace?"
"Tutto. Niente. Come faremo a vederci?!"
Le giornate trascorreranno così, si accelereranno e si spengeranno, rallenteranno e riprenderanno la loro corsa così come i treni della metro o le quotazioni di borsa. Gloria prenderà la metro in corsa, monterà sulla predella e penserà:
"Anche questa giornata sarà così. Anche questa! Quando mai mi passerà! Speriamo che non passi mai".
Non terminerà facilmente, e così Gloria si ritroverà anche l'indomani a correre per la scala mobile della metro e a prendere il solito trenino in corsa, con mille pensieri, ricordi e pochi sogni. Ricorderà le cose più belle vissute, gli spazi, le giornate - le giacche i cappotti le scarpe col tacco alto e la gonna rossa. Si metterà il rossetto coi brillantini e il fermaglio viola per raccogliere i capelli. I suoi riccioli continueranno a ondeggiare, lei si chiederà:
"Quando mai finirà? Quand'è che non ne potrò più? Quando potrò troncare? Potrò vivere sempre così? Questa storia non dovrà finire mai!"
Il suo amico le risponderà che potrà anche concludere subito, o quando vorrà, o anche mai, che non le serberà alcun rancore, anzi sarà contento di lasciarla libera e saperla felice.
Gloria monterà su tutte le furie, stamperà le lettere scambiate e le strapperà in mille pezzi, le butterà nel cestino, abbuierà il cellulare e tante altre cose. Poi gli telefonerà, gli griderà le frasi più belle, gli giurerà tutto il suo amore per gli anni a venire.
La vita sarà fatta così, tra scoppi e silenzi, entusiasmi e avvelenamenti, come tutte le cose di questo mondo. Le cose di questo mondo saranno strane, più strane di quelle di quell'altro, così come inferno e paradiso già quaggiù si mischieranno. Paradiso e inferno Gloria li conoscerà fin da domani, da sei mesi a questa parte, per altri mesi, per tre anni. Poi un belgiorno un screzio al telefono, un altro litigio, un silenzio. Un'altra telefonata, sbriciolata dalle pause, il silenzio si prolungherà, poi qualche pallida frase di circostanza, infine un silenzio che sembrerà eterno. Non succederà più niente e tutto terminerà, lentamente, impercettibilmente, come d'autunno ingialliscono le foglie, tu non le stai a guardare ma intanto muoiono. L'autunno prima o poi ritornerà, e con la brutta stagione le serate passate chiusa in casa, le corse in piscina il pomeriggio sotto la pioggia, le scarpette bagnate dalle pozze.
In questa nostra città tutto di nuovo cambierà e riprenderà il solito ritmo delle stagioni. Si modificheranno le opzioni delle schede del cellulare, le caselle di posta elettronica, i bar, i taxi, le notti trascorse insonne. Varieranno molte cose da oggi a questo momento, così come gli elenchi del telefono o le squadre dei campionati di calcio. Oh, sì, si avvicenderanno molte cose, di qui ad allora molte cose cambieranno!
 

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