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Narrativa

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi narrativi inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
Mezzanotte sul Nilo di Simonetta Biserni, Il giorno era innocente e fresco il vento di Maria Lenti, Il peso della spesa di Ivan Pozzoni, Il quinto dei quattro ponti di Pietro Rainero

Poesia italiana

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo, Giovanna Casapollo, Rossana D'Angelo, Alessandra Ferrari, Erika Gherardotti, Roberto Mosi, Ivan Pozzoni, Flavio Scaloni

Recensioni

In questo numero:
- "A seconda di come volgo lo sguardo" di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo
- "La nevicata e altri racconti" di Massimo Acciai, postfazione di Valentina Meloni
- "Apologia del perduto" di Massimo Acciai e Lorenzo Spurio
- "Poetikanten", poesie dei Poetikanten
- "Il giocoliere di parole" di Alberto Diamanti
- "La ballata delle sette pietre", di Antonio Messina
- "La vita, gli amori e l'omicidio di Giulio Falchi", di Mick Corso
- "Aurora" di Stefano Pasini

Interviste

Intervista a Stefania Piu
A cura di Massimo Acciai
Intervista a Stefano Pasini
A cura di Massimo Acciai

Per Spok
(In memoria di Leonard Nimoy)
 

Rossana D'Angelo


Tanti anni
hai compiuto e compirai
tra le nostre
stelle acquisite;
ora davvero
viaggi in quei mondi lontanissimi
nel tempo
ma così vicini nella nostra immaginazione.
Ti ricorderemo
tra finzione
e reltà,
tra sogno
e speranza

 

Poesie sul mattino
 

Rossana D'Angelo


Il mezzogiorno è in alto con i simposi platoniani
e con queste letture che mi vengono dal cielo
a rinnovare il giorno e l'aria, questa mattina!
Fosse sempre un sereno compagno il tempo…come adesso……
(Tra 29 gennaio 2015 e 30 gennaio 2015)


Niente eguaglia il mattino
Sono possibili nuove civiltà
E so che il mio stato d'animo è compatto
I pensieri anziani
Sono giovani
Niente è come l'inizio di qualsiasi cosa
Il mattino che trattiene il poeta
E non rende agli altri nemmeno il suo nome
Ti porta nuovamente la Tour Eiffel,
l'Empire State Building
e tutti i luoghi in cui l'adolescenza ci accompagna
quando la festa è colorata
(13 marzo 2015)

Il mattino gestisce
Le città con le sue energie irrinunciabili
Ne muove le membra
Le accoglie

(13 marzo 2015)

Ancora del mattino

Nella sera primaverile
L'impazienza per il mattino
Già allude all'alba,
quando la rosa freme
e vuole dischiudersi nel profumo,
disarmando le sue spine,
esposte al sole;
e le statue attendono, chine,
il momento di svelare
la vera posa
del loro biancore,
lucido sopra ogni paesaggio;
nel frattempo le piazze, dando fiducia
al sole, cancellano le orme affannate
dei passanti, la luce supererà il dolore
e le riempirà di fertile terreno;
mattine, in cui,
ancora una volta,
un raggio di sole
più delicato
asciuga il pianto di
rugiada

(14 marzo 2015)


Al mattino, con la luce,
ti accorgi che cammini da sempre,
che problemi avevi nell'incedere?
Ora che ti trovi
Nel movimento a cui sei sempre appartenuto,
in un dinamismo di volti,
fluida ed energica
è la tua presenza
e le mani e le braccia dondolano nell'andare
come avessero
appena colto
frutti rossi succosi
e, spontaneamente, giri
la testa
e sorridi
(16 marzo 2015)

Nel mattino,
da questo cielo alto
le angustie del giorno prima e
il caos cittadino sono distanti
macchie, estranee
vale la pena il concreto
solo per i deliziosi riti di caffè,
fumi amici nei bar
i segnali positivi dell'attività
(17 marzo 2015)

 
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