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Narrativa

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi narrativi inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
Io confesso di Pietro Rainero, La befana vien di notte di Pietro Rainero, Oltre la sbarra di Giuseppe Budetta

Poesia in lingua inventata

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai [lingua indaco], Paolo Filippi [Accifil], Erika Gherardotti [Liziadurese]

Recensioni

In questo numero: tutte le opere edite di Massimo Acciai

Articoli

"Dopo l'ultimo proiettile" di Claudio Secci
recensione di Massimo Acciai
Un viaggio narrativo-musicale con Giuseppe Festa e i Lingalad
recensione di Massimo Acciai
Eugenetica, omofobia e stupro mediatico
recensione di Massimo Acciai
Uno sguardo (personale e spoileroso) alla fantascienza di Virgilio Martini
recensione di Massimo Acciai
Raccolta di poesie di Roberto Mosi “La vita fa rumore”
di Roberto Mosi
Ophelia, le vite di una ghost writer

Interviste

Intervista a Marco Bazzato
a cura di Massimo Acciai
Intervista a Vessela Lulova Tzalova
a cura di Massimo Acciai

 


 

"Dopo l'ultimo proiettile" di Claudio Secci
 

Massimo Acciai

 


Il thriller di Claudio Secci si svolge interamente a Lione, città simbolo dell'occultismo (insieme a Torino e a Praga forma il cosiddetto "triangolo della magia bianca", e forse non è un caso che Claudio Secci sia torinese…); una città che sorge alla confluenza di due fiumi, il Rodano e la Saona; una città carica di Storia e di simboli arcani. Lo scenario è suggestivo e ben adatto ad una trama di mistero che si dipana ai giorni nostri, con richiami al passato storico della città e del protagonista, Pierre: una guardia giurata che ha perduto il padre in circostanze poco chiare e che cerca a distanza di anni una risposta negli strani fatti criminali che sconvolgono la città. Con l'aiuto dell'amico Lucas e del professor Bogart, profondo conoscitore della storia di Lione, si mette sulle tracce di personaggi poco raccomandabili, responsabili della sparizione di un gran numero di gatti bianchi e di cadaveri femminili. Il gioco si fa sempre più pericoloso, fino allo scontro finale in uno scenario gotico e claustrofobico.
L'autore conosce bene i luoghi dove ha ambientato la sua storia; una vicenda degna di Dan Brown, piena di azione e colpi di scena ma anche di misteri legati alla Storia. Lo stile è lineare, avvincente, vivido, tipico del genere narrativo a cui appartiene "Dopo l'ultimo proiettile". Il tema delle sette segrete è purtroppo sempre di drammatica attualità: personaggi senza scrupoli che, forti del loro dubbio carisma, si approfittano di persone deboli ed emarginate dalla società per compiere i peggiori misfatti, sono una realtà che va oltre al romanzo. La vicenda narrata risulta quindi particolarmente verosimile ed è facile immedesimarsi.
Dopo "Le rose di Eusebia", l'altro romanzo di Secci che ho avuto l'onore di leggere e recensire, ecco un'altra grande opera narrativa che, come la precedente, si svolge su più piani temporali e narrativi, unendo con un fil rouge vicende occorse in tempi e circostanze diverse creando una trama complessa e suggestiva.

 
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