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Libri a fumetti

IL MAL D'AFRICA DEL FUMETTO ITALIANO: Il continente nero da Tarzan a Pratt e da Toppi a Manara  
di Andrea Cantucci

Cinema

recensioni
Massimiliano Laganà

Pittura

Un giovane artista post moderno: Rudy Cremonini
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Intervista a Giuseppe Biguzzi
Intervista a cura di Alessandro Rizzo

Miti mutanti 4

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Ti amerò per sempre


 

recensione a cura di Massimiliano Laganà
 


Juliette finisce in carcere per il peggiore dei reati che si potrebbe imputare ad una donna. Dopo aver scontato la lunga pena, si trasferisce a casa della sorella minore Léa che nel frattempo è diventata a sua volta moglie e madre di due figlie. Le due donne si sono lasciate quando Léa era ancora molto piccola e Juliette era già un medico affermato…tutto questo sempre prima che Juliette finisse in carcere.
Ora si ritrovano a vivere insieme la quotidianità della famiglia e l'isolamento che Juliette si è trascinata con sè fuori dal carcere sta per terminare…
Questo film celebra le donne e la loro capacità di trasformare ciò che è stato in ciò che sarà, anche quando il passato sembra non dare spazio alla creazione di un futuro fatto di serenità.
I personaggi maschili, che fanno da contorno a questa opera prima da regista per lo sceneggiatore Claudel, sono forse troppo banali rispetto a quelli femminili.
La potenza espressiva degli sguardi e dei silenzi rimane tutta concentrata nelle donne, persino la demenza senile della madre di Juliette e Lèa risulta essere più eloquente di tutte le parole pronunciate dagli uomini che si catalizzano intorno a Juliette.
La trama gira intorno ad un unico fatto ed i veri protagonisti rimangono i volti delle due sorelle.
Il film ha toni letterari ed i buongustai apprezzeranno tutti i personaggi, maschili e femminili, anche quelli cosiddetti minori. La madre, le nipoti ed il poliziotto danno ulteriore spessore drammatico alla pellicola ben scritta e ben diretta.
L'unico punto debole del film è un eccesso di buonismo che porta ad ignorare quanto la realtà del reinserimento degli ex-detenuti sia difficile in qualsiasi contesto.
Questo film distribuito nel 2008 va visto per capire dove stia andando il cinema francese d'autore che ha successo di critica e di botteghino.

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