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Questo numero segnaliamo...
 



Lanterne rosse (1991)

Regia: Zhang Yimoui
con Gong Li, He Caifei, Jin Shuyuan, Ma Jinqwu, Qao Quifen

Nella Cina degli anni Venti, Songlian, una ragazza di 19 anni, dopo la morte del padre viene costretta dalla matrigna a lasciare gli studi e a sposare un uomo che non ha mai visto prima, il ricco Chen Zuoqin, diventandone la terza sposa. Nella casa in cui arriva la giovane donna, ogni aspetto della vita quotidiana è regolato da un cerimoniale le cui radici riposano nelle antiche tradizioni cinesi. Ogni giorno, viene spiegato alla ragazza, una lanterna rossa è accesa davanti la porta della sposa che per quella giornata sarà la preferita dal marito e avrà quindi il diritto di prendere il potere nella casa.
Questo sistema, in cui la donna esiste solo in funzione dell'uomo, spinge le spose a mettere in atto diverse strategie ed intrighi per attirare l'attenzione del marito e cercare di mantenere la supremazia sulle altre. Ma le azioni e i comportamenti delle donne, guidate da gelosia, vanità e rivalità, finiranno per distruggere il buono che era in loro, facendone emergere la parte cattiva fino a renderle tutte delle vite.
Il film, che ha vinto il Leone d'Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, non è stato distribuito nella Cina popolare.

Elisabetta Giancontieri

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Il banchetto di nozze (1993)

Regia: Ang Lee
con: Ah-Leh Gua, Mai Chin, Mitchell Lichtenstein, Sihung Lung, Winston Chao

Wai-Tung è un ragazzo di Taiwan che da anni vive e lavora a New York e condivide un appartamento con Simon, il suo compagno. I suoi ultra-tradizionalisti genitori, che sono rimasti in patria e ignorano l'omosessualità del figlio, continuano ad organizzargli degli incontri tramite un'agenzia matrimoniale, nel tentativo di fargli prender moglie. Stanco di questa situazione, e non volendo tuttavia dire la verità ai suoi genitori, Wai- Tung organizza un falso matrimonio con Wei-Wei, una compatriota pittrice che ha bisogno della carta verde per restare negli Stati Uniti.
Tutto sembrerebbe andar per il meglio, se non fosse che, appena ricevuta la notizia, i suoi genitori si precipitano a New York per organizzare una festa di nozze in grande stile per il loro unico figlio. Ne scaturisce una catena di esilaranti equivoci ed un finale del tutto inaspettato.
L'ironia e il riuscire a trattare con leggerezza dei temi gravi hanno valso al regista l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1993.

Elisabetta Giancontieri


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Soy Cuba - I am Cuba

'Soy Cuba - I am Cuba' è un film nato mezzo Cubano e mezzo Sovietico che uscì a metà degli anni '60 a seguito di varie traversìe e successivamente al definitivo ed irreversibile deterioramento dei rapporti tra Fidel Castro e Nikita Kruscev. La storia si svolge nel 1958 e la protagonista è Cuba stessa, con il suo popolo che ha rivoluzionato la propria storia nazionale e quella dell'America Latina, abbattendo il regime di Fulgencio Batista. Sino agli anni '90 del secolo appena trascorso, questo poema epico in forma di cinema, cadde nel dimenticatoio. Furono Martin Scorsese e Francis Ford Coppola a riesumarlo, infondendogli una nuova vita con un restauro di alta qualità ed una degna re-distribuzione. Sin da allora c'è chi tratta 'Soy Cuba - I am Cuba' come un capolavoro della cinematografia universale e di sempre…mentre altri lo ritengono, banalizzando, un film di propaganda esteticamente eccessivo e perciò inconcludente. Il mio parere è che 'Soy Cuba - I am Cuba' va comunque visto a prescindere da tutto e da tutti, per apprezzarne le scelte tecniche, compiute in un contesto povero di risorse materiali, e per analizzare il relativo quadro di riferimento socio- politico attraverso la via indiretta del cinema. Per completare questo salto all'indietro nel tempo, consiglio anche la visione di 'Soy Cuba -Il Mammuth Siberiano", un film brasiliano degli anni 2000, che questa volta assume un carattere documentaristico in stile 'Buena Vista Social Club', trattando dell'avventurosa realizzazione di 'Soy Cuba'. Interessante è la narrazione dei rapporti umani tra gli operatori cinematografici venuti anche dalla Siberia con quelli nati e cresciuti nei Carabi.

Massimiliano Laganà

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