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Interviste

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Meet The Scumbag.
Punk'n'roll Criminals from S.L. Area
 

Intervista realizzata da Alessandro Rizzo



Ore 18:30, siamo in sala prove, a Gallarate (VA), una sigaretta a testa, una birra, la luce soffusa e "il padrino parte II" in televisione fa da sottofondo.
 

 

1) Quando siete nati?

LALE (voce, chitarra): Le radici della band si possono trovare nel febbraio del 2001. Pochi mesi prima avevo conosciuto Davide ad un concerto dei Green Day, entrambi adoriamo quel gruppo (per me è sempre stato il riferimento per eccellenza). La seconda volta che ci siamo visti gli proposi il progetto SCUMBAG, che vedeva già membri io e un batterista di nome Luca. Suonammo con questa formazione per nove mesi circa, ma poi ci sciogliemmo perché Luca decise di smettere.
Quando io e Davide ricominciammo a suonare in casa mia, non avevamo idea di cosa avremmo realizzato, e fu grazie all'ingresso fisso di Stefano,che allora suonava la batteria in un altro gruppo (Blockbastards), che decidemmo di creare una punk rock band. Per rispetto e amicizia di Luca (il cui "maestro" di batteria era proprio Stefano) decidemmo di tenere il nome SCUMBAG, aggiungendo un punto alla fine: SCUMBAG. in segno di svolta decisiva. Quindi in poche parole nasciamo nel 2003, "abbiamo quasi 3 anni". il nostro compleanno è il 30 aprile.

2) Da dove nasce l'idea di fondare un gruppo musicale?

STE (batteria): Innanzitutto nasce dalla voglia di suonare. Nella vita è importante trovare un gruppo di persone con un obiettivo comune, una passione comune per poter trasmettere qualcosa al mondo,e la musica è lo strumento migliore per farlo.
DAVIDE (basso, b.g. vocals): Ho trovato dell'erba tra i cuscini del divano!
LALE: Secondo me, arriva un certo punto per chi ama la musica, nel quale si sente la necessità di creare della musica propria, qualcosa che ti trasmetta una determinata sensazione e per la quale puoi dire "Hey, l'ho fatto". Non so se tutti sono tagliati per farlo, ma di certo chiunque è libero di provarci.
Avere una band è come avere una ragazza, devi sapere cosa vuole, come trattarla e come farti trattare, e fonderti con lei.

3) Perché vi siete denominati THE SCUMBAG.?

LALE: Per vari motivi: il più semplice è perché era il titolo di una canzone che ci piaceva molto, poi anche per una storia un po’ più complessa... quando avevo 15 anni mi sentivo schiacciato da una serie di decisioni che dovevo prendere, ero in un bivio preciso che avrebbe cambiato la mia vita, sono sempre stato una persona molto indecisa e quindi passai mesi senza sapere cosa fare, senza prendere una decisione concreta, rimanendo in un costante "non lo so". Una mia amica mi diceva che ero troppo bravo con la gente e a volte questa eccessiva galanteria mi spingeva a non fare mai niente per evitare di ferire qualcuno o qualcosa, e che tutto questo mi avrebbe portato ad essere un paranoico. Diceva che dovevo tirar fuori la parte un po’ cattiva di me stesso, per compensare il resto. E così ho fatto... Scumbag per me è la parte più cattivella, pestifera, egocentrica, ma anche quella più intrigante, complice, eccitante di noi stessi. Alcuni devono farla un po’ rientrare mentre altri (come me) devono liberarla un po’. Una sorta di Dr.Jeckyll e Mr.Hide.
STE: Io volevo chiamarci i budini bipedi ma non è stata accettata.
LALE/DAVIDE/MICHELE (ridendo): chissà perché...!

4) Il vostro può dirsi genere musicale specifico, oppure non avete un genere singolo a cui vi rifate?

STE: Dipende da quello che vogliamo che un pezzo esprima, per quello che mi riguarda penso che non debbano esserci dei limiti da porsi per quanto riguarda l'ispirazione.
LALE: Ovviamente abbiamo una style-line di base che è il punk'n'roll, che è un perfetto connubio tra il punk rock e il rock'n'roll, che (a mio avviso) unisce balli frenetici e carisma ad una musica che puoi tranquillamente ascoltare in macchina, e che può farti riflettere. "Have you ever...?", il nostro cd, è molto vario a livello di arrangiamenti musicali e ritmi di base, il tutto tenuto insieme da una linea di punk rock. In questi giorni stanno uscendo molte recensioni sul cd, e sembrano apprezzare la nostra musica. Noi ne siamo molto contenti.
Ognuno di noi 4 ha le sue preferenze nei gusti musicali, e la nostra caratteristica è proprio fondere varie influenze per creare una melodia unica. Infatti difficilmente ci accostano o ci dicono "simili" ad altre band, ed è una bella cosa secondo me.

5) E' difficile oggi sopravvivere come band indipendente in un contesto musicale editoriale molto mercificato e commercializzato?

STE: Sì, purtroppo per avere maggiori possibilità di farti sentire devi saper contare e sfruttare etichette e agenzie di booking. Il fatto è che la maggior parte di queste cercano la sicurezza in cose già viste, in gruppi che magari non credono nemmeno in ciò che fanno, ma si rifanno a ciò che il mercato "alternativo" impone. Invece che ascoltare e supportare band che magari hanno davvero qualcosa da dire, ma partono in una condizione meno agevolata. Poi non vogliamo puntare il dito contro le band, ma contro chi evidentemente non sa cosa vuol dire suonare, ed è consapevole del fatto che centinaia di ragazzi si mettono nelle loro mani.
DAVIDE: Alla fine sono le etichette e chi caccia i soldi a decidere che cosa deve andare bene, che genere va ascoltato, con la semplice tecnica dello scartare.
LALE: E' difficile dire se c'è spazio per tutti, ma se davvero interessa il mondo della musica dovrebbe essere così, o almeno più di quello che offrono ora.

6) Perché i giovani si occupano di musica? che cosa la musica offre come messaggio alle nuove generazioni?

STE: Perché è una figata fare musica!
MICHELE (chitarra, voce): La musica per i giovani può essere una forma di comunicazione molto potente, e spesso è l'unico modo che si trova per esprimersi
DAVIDE: L' F.B.I. mi prenderebbe in consegna se io rispondessi a questa domanda.
LALE: Ognuno esprime un qualcosa di diverso, ma per tutti la musica, e in particolare il rock, è una forma di ribellione, perché non passa inosservato e ti resta dentro, come una bella ragazza (di nuovo), ti passa davanti, puoi non rivederla più ma avrai sempre una sua immagine in testa, che magari diventerà la tua icona di bellezza. E poi la musica condiziona tutto, pensa ad un film senza colonna sonora, o un giorno senza canticchiare qualcosa nella mente. Riusciresti?

7) Quali messaggi proponete con i testi delle vostre canzoni?

LALE: In qualità di songwriter principale della band, posso dire che in ogni argomento che tratto c'è sempre uno sfondo di ansia e di rabbia, sono una persona molto riflessiva e spesso questo mi porta ad incazzarmi 5 giorni su 7. Ci sono tante cose al mondo che non vanno e di cui bisogna parlare, come ci sono molte storie che meritano di essere raccontate e bellezze che voglio gridare al mondo.
STE: Ci sono molti aspetti della vita da tenere in considerazione e noi cerchiamo di coagulare dappertutto.
DAVIDE: Vorrei anche parlare di caramelle gommose, ma l'F.B.I...

8) Esiste un nesso tra poesia e musica?

MICHELE: Meno di quanto si dovrebbe...
LALE: Un testo è essenzialmente una poesia...sono forse un poeta? o qual destino mi attende alle porte del mio futuro? Il bello della musica, a differenza delle altre forme d'arte, è che c'è un solo modo perché ti possa avvolgere: ascoltarla. Non puoi leggerla o vederla (a meno che tu non sia fatto).

9) Ha ancora senso, oggi, con l'avvento delle nuove tecnologie fare musica dal vivo, suonando la tradizionale strumentazione?

STE: Cosa?
LALE: Certo che ha un senso!
STE: Bbbbeurk!

10) Le vostre future iniziative, i vostri prossimi appuntamenti e i vostri progetti?

Innanzitutto suonare suonare suonare, stiamo organizzando un bel po’ di date e ne cerchiamo di nuove. Abbiamo un disco chiamato "Have you ever...?" e vogliamo che tutti quanti ne abbiano una copia da ascoltare.
Vorremmo progettare uno spazio dove le band possano suonare, una sorta di locale live molto semplice, seguendo l'orma del Gilman Street, locale dove sono emersi i maggiori gruppi del genere punk rock.
Il nostro prossimo passo è quello di trovare un'etichetta con la quale lavorare e promuovere i nostri live.
Ringraziamo di cuore chiunque ci supporta e chi assiste ai nostri show, e queste persone, come i nostri cari, ci danno la carica per fare tutto questo. Grazie davvero...

www.thescumbag.com
info@thescumbag.com

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