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Narrativa

Il cancello
di Massimo Acciai e Rossana D'Angelo
Ivan il Terribile
di Enrico Pietrangeli
Il laghetto dello Stibbert
di Rossana D'Angelo
Palermo in sintesi
di Giuseppe Costantino Budetta

Poesia italiana

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai, Daniel Bosco, Andrea Montagner, Maria Chiara, Rossana D’Angelo, Giacomo Occupati, Luciano Somma, Davide Riccio, Marco Saya, Liliana Ugolini, Annunziata Celentano, Marco Simonelli, Marco Di Bari

Poesia in lingua

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici, in una lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua napoletano, pisano, inglese e francese

Recensioni

"Mi piaci da Morire" di Federica Bosco
di Massimo Acciai
"Sensi Inversi", l'antologia di Erba Sacra
di Monia B. Balsamello

Poesia a Firenze

"Pianeta Poesia" Una testimonianza
di Liliana Ugolini

Anticipazioni e inediti

Progetto Emmanus N.O.T.M Nuovo Ordine Teologico Mondiale" di Marco Bazzato
a cura di Marco Bazzato

"Pianeta Poesia"
Una testimonianza

di Liliana Ugolini


Non sono solita raccontare in prima persona ma, in questo caso, strappando una regola, porto la mia esperienza personale come esempio di altre, per dire come il lavoro di Franco Manescalchi agisca sulle persone e quindi sulla polis. Questa Firenze "di corsa" in cambiamento forzato (che non le assomiglia) persegue nelle ragionevoli e sagge persone che incontro quella linea "umanistica" che è alla base del lavoro di Franco Manescalchi, il quale ha dedicato la vita all'insegnamento e alla diffusione della poesia come critico (anche dell'arte figurativa) e poeta.
Avendo trascorso buona parte del mio tempo nel mondo del lavoro e scrivendo da sempre, ho, ad un certo punto, fatto una scelta. Nello "sbandamento" del tutto naturale del cambiamento di rotta la necessità di un "non luogo" dove stare con la mente e con la parola era divenuta necessaria. Nasceva in quel tempo, nel 1992, "Novecento" (poi " Pianeta Poesia") un associazione senza scopo di lucro fondata da Franco Manescalchi, (con l'appoggio di alcune altre associazioni) che ampliava il discorso sulla letteratura. A coadiuvarlo all'inizio fra gli altri, Massimo Mori e Mariella Bettarini .
Desiderosa di conoscere più a fondo quello che per me era ragione di vita, iniziai a frequentare in modo molto ampio le persone della cultura che si alternavano, in quel contesto, alla Biblioteca Nazionale, aprendomi all'esperienze della poetronica, del lettrismo, della fantastica, dell'haiku, della mise en scene, della performances, della lettura di poeti conosciuti e no, delle riviste, con informazioni sull'editoria e premi (quest'ultimi con molti sagaci avvertimenti). Fui un'assidua frequentatrice e già dal secondo anno Franco Manescalchi mi propose di collaborare. Durante questi 12 anni, ho acquisito nozioni e informazioni di segni, parole, immagini, forme, ideali, anime, aprendomi al grande mondo dell'arte non visibile ai più che è fatto di tanto lavoro e che persegue quell'ideale di miglioramento e comprensione dell'umanità dentro il quotidiano e la città, (istituzioni comprese che hanno recepito collaborando) per un fine direi filantropico (parola in disuso ma ricca di significati) e senza forzature, lasciando ad ognuno la libertà di esprimere quello che pensa.
Pianeta Poesia nella persona di Franco Manescalchi (insieme ai collaboratori storici come Giuseppe Baldassarre, Giuseppe Panella e più recenti come Giovanni Commare) fa un lavoro di resistenza al degrado davvero encomiabile sulla città. Quest'anno il Comune di Firenze ha pubblicato "I documenti" di Pianeta Poesia (dai quali è possibile rendersi conto del lavoro fatto) e il 19 Marzo 2005 è stato organizzato da Massimo Mori, un Convegno sulla poesia multimediale - molto particolare in verità - iniziata nel '92 da Massimo Mori stesso e proseguita fino ad oggi da me, durante il quale è stato distribuito il fascicolo confezionato dal Comune di Firenze per le 38 autopresentazioni degli artisti che in questi dodici anni hanno partecipato al laboratorio. Il Convegno ha avuto luogo alle "Giubbe Rosse", il Caffè storico letterario di Firenze che, nella persona di Fiorenzo Smalzi, vive la sua tradizione culturale, partecipando attivamente e con disponibilità alle iniziative artistiche. Questa è " l'altra città" quella vera che ritrovo ancora in chi desidera il meglio per Firenze. E la mia testimonianza è il racconto di molti altri che in seno alla "poiein" dell'invisibile e non appariscente cultura (come inseminamento) sono cresciuti tentando di rendere più visibile la parte umana del falso apparente cinismo dell'attuale.

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