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Il Cartaio

Sinfonia Techno-Gotica di Claudio Simonetti... recensione di Francesco Felici

Intervista a Claudio Simonetti

L'idea di intervistare Claudio Simonetti ci è venuta una notte tempestosa, mentre guardavamo "Suspiria" a casa di Francesco... a cura di Massimo Acciai e Francesco Felici

 

 

 

 

Intervista a Claudio Simonetti

di Massimo Acciai e Francesco Felici

Compositore, arrangiatore, tastierista e produttore discografico, Claudio Simonetti nasce a San Paolo (Brasile) il 19 Febbraio 1952 e studia composizione e pianoforte al conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Figlio d’arte (il padre Enrico Simonetti, era anche lui noto musicista), inizia nel 1972 a suonare con il gruppo IL RITRATTO DI DORIAN GRAY e successivamente, nel 1974, forma il gruppo OLIVER che prenderà il nome GOBLIN nell’anno successivo; in quell’anno Simonetti entra ufficialmente nel mondo discografico componendo ed incidendo la colonna sonora, ormai leggendaria, del film "PROFONDO ROSSO" di Dario argento che vende oltre 3 milioni di copie. Il gruppo compone le musiche di altri celebri film di Dario Argento e di ZOMBI di George Romero. Nel 1978 il gruppo si scioglie definitivamente. Così, Simonetti inizia la sua attività discografica come solista e produttore. Nel 1984 la sua carriera di musicista ha uno dei momenti più prestigiosi quando, a Gennaio, viene chiamato per comporre le musiche e dirigere una grande orchestra formata da 50 giovani musicisti nella trasmissione "BUON COMPLEANNO TV", presentata da Pippo Baudo, dove la Rai festeggia i suoi trent'anni di attività con la partecipazione dei più grandi nomi dello spettacolo. Nel 1999, in veste di tastierista e produttore Simonetti forma il gruppo dei DAEMONIA. Nel 2001 incontra a Barcellona Dario Argento il quale gli propone di ricostituire il leggendario gruppo dei GOBLIN per il suo nuovo film: "NON HO SONNO". Con la band al completo: Massimo Morante alla chitarra, Fabio Pignatelli al basso, Agostino Marangolo alla batteria e Claudio Simonetti alle tastiere, i GOBLIN compongono e suonano la colonna sonora del film mantenendo inalterata delle vecchie sonorità abbinate alle nuove tecnologie. Nel 2003 Claudio Simonetti è autore delle musiche de "IL CARTAIO", il recentissimo film di Dario Argento. [su Claudio Simonetti vedi anche http://www.simonetti.org


L'idea di intervistare Claudio Simonetti ci è venuta una notte tempestosa, mentre guardavamo "Suspiria" a casa di Francesco. Ci aveva molto colpito quella musica ossessiva che bene si fondeva all'atmosfera di mistero e angoscia del film di Dario Argento. Ci guardammo in faccia e ci dicemmo "perché no?". Inviammo subito una mail; Claudio ci ha risposto subito con interesse ed entusiasmo.

L'intervista si svolge via e-mail. Claudio risponde il 27 gennaio 2004, con molta cortesia e in modo esaustivo alle domande.

• C: Claudio Simonetti

• Intervistatori: Massimo Acciai e Francesco Felici

I: Come nasce la collaborazione con Dario Argento? In che circostanza vi siete incontrati per la prima volta? Quale è stata la tua prima impressione su di lui?

C: Grazie ai "gloriosi" Cherry Five siamo arrivati a conoscere Dario Argento. Dopo essere stati in Inghilterra per quasi un anno, con il nome di Oliver, siamo tornati in Italia per registrare il nostro album e in quell’occasione, Argento ci chiese di registrare la colonna sonora di Profondo Rosso grazie al nostro discografico della Cinevox, Carlo Bixio, che gli fece ascoltare il nostro materiale. Eravamo poco più che ventenni e ci siamo trovati davanti ad un grande regista, allora Dario era all'apice della sua carriera, però abbiamo subito legato perché comunque era una persona semplice, anche con Daria Nicolodi, allora sua compagna, abbiamo subito fatto amicizia.

C: Grazie ai "gloriosi" Cherry Five siamo arrivati a conoscere Dario Argento. Dopo essere stati in Inghilterra per quasi un anno, con il nome di Oliver, siamo tornati in Italia per registrare il nostro album e in quell’occasione, Argento ci chiese di registrare la colonna sonora di Profondo Rosso grazie al nostro discografico della Cinevox, Carlo Bixio, che gli fece ascoltare il nostro materiale. Eravamo poco più che ventenni e ci siamo trovati davanti ad un grande regista, allora Dario era all'apice della sua carriera, però abbiamo subito legato perché comunque era una persona semplice, anche con Daria Nicolodi, allora sua compagna, abbiamo subito fatto amicizia.

C: Grazie ai "gloriosi" Cherry Five siamo arrivati a conoscere Dario Argento. Dopo essere stati in Inghilterra per quasi un anno, con il nome di Oliver, siamo tornati in Italia per registrare il nostro album e in quell’occasione, Argento ci chiese di registrare la colonna sonora di Profondo Rosso grazie al nostro discografico della Cinevox, Carlo Bixio, che gli fece ascoltare il nostro materiale. Eravamo poco più che ventenni e ci siamo trovati davanti ad un grande regista, allora Dario era all'apice della sua carriera, però abbiamo subito legato perché comunque era una persona semplice, anche con Daria Nicolodi, allora sua compagna, abbiamo subito fatto amicizia.

I: Che importanza ha avuto - se ne ha avuta - la musica di Jean-Michel Jarre nella tua carriera di compositore?

C: Ben poca devo dire, mi è molto piaciuto il suo disco Oxigene, ma non mi ha mai influenzato musicalmente, anche perchè Jarre è uscito parecchi anni dopo di noi.

I: Sappiamo del tuo background progressive (King Crimson, Jes, ecc...): cosa pensi del rock progressivo italiano (Banco, Le Orme, PFM, ecc...)? In particolare, certi brani de Le Orme hanno un che di inquietante e richiamano molto le atmosfere di un film horror (penso a "La porta chiusa", brano del 1972); ci trovi qualche affinità con la tua musica?

C: Negli anni ‘70 c’era più varietà nella scelta dei dischi da ascoltare. I gruppi di allora erano molto diversi fra loro come i King Crimson, gli Yes, i Gentle Giant, i Genesis, gli ELP, ecc, e non si assomigliavano affatto come invece succede oggi con le nuove leve che tendono ad avere tutti lo stesso sound "pseudo commerciale" anche nel rock più estremo. Era quindi normale che tutti i gruppi italiani "rock progressive" fossero in qualche modo influenzati dai gruppi stranieri anche se poi con il tempo trovavano una loro identità. Non conosco bene Le Orme mentre posso dire che il Banco e la PFM. gli unici sopravvissuti, sono sicuramente, oltre ai Goblin, i gruppi più significativi di quegli anni, ma non ci sono affinità fra di noi.

I: Che rapporto c’è tra la tua musica "consumata" al cinema insieme alle immagini della pellicola e la stessa musica ascoltata da cd? In fase di composizione della colonna sonora, quanto ti preoccupi che questa funzioni anche senza il supporto delle immagini?

C: Normalmente la musica che scrivo è finalizzata al film e quando la compongo cerco sempre di essere il più vicino possibile alle scene. Istintivamente penso a quello che potrebbe provare il pubblico in quel momento e cerco di trasmettere quindi le mie emozioni sperando che il pubblico provi le mie stesse emozioni. La musica da film nasce come supporto al racconto e, anche se qualche volta diventa protagonista al di fuori dallo schermo come è successo per Profondo Rosso, ne rimane sempre comunque legata. Però, quando scrivo le musiche per i film, cerco anche di immaginare la mia musica anche come fine a se stessa e quindi cerco di farne poi un CD che, preso da solo, si possa ascoltare piacevolmente anche senza per forza aver visto il film.

I: Come nasce una colonna sonora? In particolare le tue colonne sonore che così bene sanno trasmettere le atmosfere orrorifiche e inquietanti del film? Noi ti immaginiamo con la tastiera davanti al film ancora privo di musica mentre improvvisi dei temi lasciandoti ispirare dalle immagini che ti scorrono davanti agli occhi...

C: Nasce proprio così come te lo immagini. Guardo il film e scrivo la musica sulle scene, naturalmente d'accordo con il regista, e l'ispirazione viene proprio dalle immagini del film.

I: Quanto tempo ti occorre per scrivere la colonna sonora di un film?

C: Normalmente il tempo "concesso" è di circa due/tre mesi, ma nel caso de IL CARTAIO, vista anche la quantità di musica richiesta, ho lavorato da Aprile fino a fine Agosto, quindi 5 mesi di lavoro.

I: Veniamo all’inevitabile domanda su tuo padre, Enrico Simonetti; mi ricordo lo sceneggiato "Gamma" (la cui musica avete riproposto con i Daemonia), potrebbe essere un punto di contatto tra il tuo lavoro e quello di tuo padre?

C: Non credo che il mio punto di contatto cruciale con mio padre sia stato con "Gamma", ma tutta la vita di mio padre e non solo quella artistica, sia stata mio punto di riferimento. Sono cresciuto sempre nell'ambiente dello spettacolo stando dietro le quinte, da lui ho imparato tutto e quindi gli devo tutto.

I: Com’è nato il progetto Daemonia? Abbiamo visto il video "Profondo rosso ­ Dario Argento tribute", diretto da Sergio Stivaletti e trasmesso nel 2000 su Rete4 subito dopo "Profondo rosso", riproposto in edizione integrale, di cui ricorreva il 25° anniversario. In questa occasione ti sei cimentato nel ruolo di attore, insieme agli altri componenti del gruppo; come hai vissuto questa esperienza? Ti sei divertito?

C: Dopo aver fatto molti concerti da solista, con varie formazioni, che mi hanno accompagnato in vari anni ho finalmente trovato i musicisti giusti per creare un progetto nuovo. Sentivo l'esigenza personale di riprendere a suonare come si faceva negli anni settanta con le prove in cantina, viaggiare tutti insieme nel pulmino, ecc…. Con loro ho ritrovato il gusto di riprendere a fare concerti suonando i miei vecchi brani con molta più grinta ed energia ! Quando abbiamo riarrangiato le colonne sonore di Argento per i concerti mi sono chiesto, perchè non riproporle discograficamente in questa nuova veste ? (anche se in verità lo avevo già fatto altre volte) ma mai con questo impatto sonoro e, soprattutto, con la grande orchestra sinfonica, e così nascono i DAEMONIA, gruppo vero e proprio e non solo un gruppo di "accompagnatori di Simonetti ! Ci siamo molto divertiti a fare il video di Profondo Rosso con Sergio Stivaletti, ci siamo truccati e abbiamo rivissuto sulla nostra "pelle" gli orrendi delitti del film compreso il mio taglio della testa finale.....:)

I: Abbiamo notato che, benché i Goblin si siano sciolti ufficialmente nel 1978 e riuniti nel 2001 per le musiche di "Non ho sonno" di Dario Argento, la colonna sonora di "Phenomena" (1985) è firmata Goblin… dunque siete rimasti sempre in contatto? Avete progetti futuri come Goblin?

C: Innazitutto ci tengo a chiarire un equivoco, il brano "Phenomena" viene erroneamente attribuito ai Goblin, a causa della ristampa del CD, mentre invece è un mio brano scritto per il film e uscito nel disco della colonna sonora originale come Claudio Simonetti (quindi senza Goblin), mentre nel film ci sono altri brani scritti con Pignatelli come Goblin (Jennifer, ecc.). Abbiamo lavorato insieme nuovamente con i Goblin per NON HO SONNO, e nonostante i nostri screzi ne è venuto fuori un buon lavoro.Purtroppo non andiamo molto d’accordo fra di noi, musicalmente e umanamente. Peccato perché avremmo potuto fare ancora grandi cose, ma non ci sarà più un seguito, almeno per quello che mi riguarda. Non so cosa facciano adesso nella loro vita perché non ci vediamo più da tre anni.

I: Veniamo adesso al tuo lavoro più recente: abbiamo visto con piacere al cinema "Il cartaio" di Dario Argento. Dopo un album corale come "Non ho sonno" (2001) sei tornato a fare musica da solo, con un risultato secondo noi ottimo; ci puoi dire qualcosa al riguardo? Cosa pensi del film. Dopo che hai visto un film 50 volte, come nel mio caso, non posso più avere un giudizio imparziale su IL CARTAIO, sinceramente il film mi piace molto, ma chiedermelo è come chiedere all'oste se è buono il vino............:)

C: Inizialmente Dario mi ha chiesto esplicitamente di fare tutta la colonna sonora solo con strumenti elettronici seguendo una certa corrente di musica elettronica europea, e così ho fatto. Ho tirato fuori tutti i miei synths, vecchi e nuovi, e li ho usati fondendoli con sonorità nuove (usando molti plug-ins vari) con le altre "vintage". Sicuramente è un’esperienza che ripeterei in futuro, perché no, d’altronde ascolto molto spesso CD di musica elettronica di vario tipo, dai veterani Kraftwerk a Vangelis, dagli Aphex Twin ai Kruden Dorfmeister. Ho avuto la sensazione che stavo creando qualcosa di nuovo e diverso nella mia vita artistica, e questo grazie a Dario Argento che mi ha scelto per comporre la musica del suo film, d’altronde è anche il primo film di Dario che realizzo tutto da solo al 100%. E poi ho avuto la fortuna di essere spessissimo presente sul set e vedere Dario girare il film entrando così nel "mood" giusto della storia e della sceneggiatura, che avevo letto in precedenza.

I: Poiché la nostra rivista parla anche di letteratura, ci piacerebbe farti una domanda che esula dalla tua attività di musicista e compositore; quali sono i tuoi gusti letterari?

C: Mi piace leggere un pò di tutto, da ragazzo mi piacevano molto i famosi libri "horror", ho iniziato con i racconti Edgar Allan Poe, Il Ritratto di Dorian Gray (era anche il nome del mio primo gruppo rock) e altri di Oscar Wilde, Dracula di Bram Stoker e anche se nello stesso periodo ho letto tutti i grandi "mattoni" classici (Shakespeare, Dostojevsky, ecc), ho letto anche moltissimi libri gialli Mondadori e di fantascienza (Urania) e adesso mi piacciono molto gli scrittori americani quali Sidney Sheldon, per i romanzi, e Stephen King, per i thriller.......anche se purtroppo non ho più molto tempo per leggere. Gli ultimi libri che ho letto sono "Io uccido" di Giorgio Faletti (ottimo libro) e "Il mistero del cane ucciso a mezzanotte"........(ahi, ahi, non ricordo l'autore)

I: Progetti futuri?

C: Sto lavorando sull'album nuovo dei DAEMONIA, il terzo per la precisione. Sarà un CD che conterrà quasi tutti brani nuovi, tranne qualche "cover Gobliniana" quali "ZOMBI" e "ROLLER" che ormai suoniamo dal vivo già da molto tempo. Sto anche registrando la colonna sonora che ho composto appositamente per il film muto di W.F.Murnau "NOSFERATU" (1922), e che ho già presentato circa 2 anni fà a Parigi, durante una retrospettiva di Dario Argento, e poi ripresentata nel Novembre 2002 al Festival del Cinema di Montpellier, che dovrebbe uscire in DVD con la mia musica e il film originale.

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