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Narrativa
Poesia italiana
Recensioni
In questo numero:
- "Sempre ad est" di Massimo Acciai,
recensione di Liliana Ugolini
- "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai,
prefazione di Lorenzo Spurio
- "La metafora del giardino in letteratura" di
Lorenzo Spurio e Massimo Acciai, recensione di
Marzia Carocci
- "Flyte & Tallis: Ritorno a Brideshead ed
Espiazione, una analisi ravvicinata di due
grandi romanzi della letteratura inglese" di
Lorenzo Spurio, recensione di Emanuela Ferrari
- "Scrittrici in giardino: Profumi e colori
nei giardini di dieci scrittrici" di Adele
Cavalli, Recensione a cura di Lorenzo Spurio
- "Poesie tra le orchidee" di Massimo Grilli,
Recensione a cura di Lorenzo Spurio
- "Grecità marginale e suggestioni
etico/giuridiche: i Presocratici" di Ivan
Pozzoni
- "Gli invisibili" di Gianfranco Menghini
- "Flyte & Tallis" di Lorenzo Spurio
- "I giorni della preda" di Gianfranco
Meneghini
- "1800 una nuova era" di Gianfranco Meneghini
- "I cannoni di Jardine" di Gianfranco
Meneghini
- "Sangue caldo, nervi d'acciaio" di Arto
Paasilinna
- "Quando Ero Come Voi" di Marco Sambruna
- "Effetto giorno" di Maria Lenti
- "Polar 14" di Gianfranco Meneghini
- "L'uomo che uccise Dio" di Ennio Montesi
- "Zeroventicinque" di Fiorella Carcereri
- "Nel cuore della rosa" di Rosa Di Fiore,
recensione di Emanuela Ferrari
Articoli
Interviste
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Introduzione al mondo. Notizie
minime sopra gli spacciatori di felicità, Scepsi &
Mattana, Cagliari 2012
Idolo Hoxhvogli
Un varietà indisse dei provini.
Si presentarono migliaia di persone. Ogni piaga
della società - piega, mi correggo - era
rappresentata. Tutti in cerca di fortuna. Dopo mesi
consumati in selezioni spietate, rimasero in due: un
intellettuale e il prestante Ano. Il confronto
sviluppato nella sede legale dei produttori non
stabilì alcuna supremazia. L'intellettuale prevaleva
negli argomenti degni di nota, il vigoroso Ano era
imbattibile in tutto il resto.
Gli esaminatori decisero di rivolgersi a dei
commissari esterni: ispettori del Dipartimento di
Proctologia dell'Intrattenimento e umanisti delle
accademie. I proctologi, dopo un'accurata ispezione,
apprezzarono l'integrità di Ano: nessuna traccia di
ragadi. Gli accademici ne sottolinearono il fascino
silenzioso, come del non detto che vorrebbe farsi
cogliere. Interrogato da uno scrittore circa
l'essenza del contemporaneo, Ano sbalordì la
commissione con una sentenza magistrale: la
contrazione delle labbra in un risolino lussurioso.
Gli esperti capitolarono, Ano sarebbe stato troppo
desiderabile per il pubblico, non si poteva tenerlo
fuori. Sia la consulta di intellettuali che i
luminari della proctologia optarono all'unanimità
per il bellissimo Ano.
Come pronosticato dagli strateghi, la trasmissione
fece il pieno di ascolti. Il picco di chier arrivò
durante un confronto sulla capacità dei media di
migliorare la società. Cercando di proferire parole
ponderate, Ano fu colto da un brusco attacco di
tosse petodefecante. Le telecamere vennero travolte
dal letame. I telespettatori aprirono sorpresi la
bocca bramosa.
La relazione dello psichiatra terrestre: "Ha una
curiosità morbosa verso atti sessuali e nudità
altrui. L'osservazione di fatti privati è
accompagnata da autoerotismo". È un guardone.
Gli alieni sostengono invece che sia un gran
signore. Sarà un maniaco sessuale - come dichiarano
giornalisti e scienziati della comunicazione
terrestri - ma la diagnosi di voyeurismo è compiuta
dagli stessi che, secondo uno psicologo di Marte
"Hanno un interesse patologico per bambine
strangolate e fenomeni affini. All'uomo che
sbrigativamente chiamano voyeur interessa il sesso.
I detrattori del voyeur preferiscono neonati
sgozzati, fidanzate impiccate, ragazzi stuprati nei
giardinetti e gang bang con cavallucci marini. Il
detrattore del voyeur è il necrovoyeur. Il piacere
del necrovoyeur è così grande che ne ha fatto una
professione: l'opinionista televisivo".
Indiscrezioni vogliono che un cameraman plutoniano
abbia affermato che "La telecamera riprende
mezzobusto gli opinionisti terrestri di cronaca nera
per non mostrare cosa succede sotto: indossano
pantaloni bagnati, non per autoerotismo, ma per
auto-autoerotismo. La fuoriuscita avviene da sé in
presenza del necrooggetto di cui si nutrono le loro
ossessioni".
Il guardone, a confronto, si contenta di poco,
appartiene a un'altra epoca. È l'attore di un film
in bianco e nero.
Va a spasso con un criceto al guinzaglio. Le strade
sono piene di gatti. Esce di casa. Superato il primo
isolato, il criceto scompare. Se lo è mangiato un
gatto. Fruga nelle tasche e afferra qualcosa. Tira
fuori le mani. Stringe un criceto. Altri si vedono
arrampicati sul dorso della mano, con le unghie e i
denti stringono la pelle fina del dorso. Se
sapessero, non avrebbero fretta. Ha le tasche piene
di criceti. Quello che pesca lo lega al guinzaglio.
Gli altri li rimette a posto. Continua il passeggio.
Un nuovo gatto si avventa sul nuovo criceto, ma non
riesce a strapparlo via. Rimane una testa di criceto
al guinzaglio che ballonzola col corpo straziato.
L'uomo continua. Trascina il criceto. Trascina il
gatto con gli artigli affondati nel corpo del
criceto. A pochi metri di distanza lo seguono i
gatti della città. Sopra di lui, dalla finestra, un
telespettatore si masturba.
La prostituzione è il fondamento del matrimonio,
quindi della famiglia, in quanto funge da valvola di
sfogo di pulsioni che nel nucleo familiare non
trovano una corretta canalizzazione. Le linfe
venefiche che percorrono gli sposi portano la casa
allo sbando. La prostituzione è messianica. Libera
la mente dai tarli, dalle perversioni nefaste, dai
liquidi insalubri per la tranquillità di bimbi
incolpevoli. La prostituzione affranca le famiglie
dalle scorie putride che in queste si depositano.
Come i cascami dei fabbricati fanno maturare tumori
rapidi come gazzelle, così gli scarti dei bisticci
fomentano la rottura. La prostituzione salva la
vita, e in essa i matrimoni. Volete strangolare la
vostra dolce metà? Fruite saggiamente della
prostituzione. Tornerete tra le mura domestiche
docili come agnellini. Ogni legame incontra
ostacoli. Il ruolo principale, nella soluzione di un
problema, è l'architettura dello stesso. Una
prostituta vi aiuta a rappresentare il problema, che
è risolvibile se a figurarlo è una mente serena
perché ha goduto della prostituzione. La
prostituzione aiuta dunque a saltare pericolose
staccionate.
Dialoga con tutti. "Ognuno ha del buono da dare.
Sono aperto e disponibile". Ogni trenta metri
incontra un deficiente con cui parla mezz'ora. Passa
le giornate trafficando coi sordi, e le notti
pensando ai ragionamenti dei citrulli. Ne ama le
debolezze. Li giustifica e comprende. Chiede loro di
non alzare la mano contro il malvagio, piuttosto:
"Fatevi picchiare". Non è retorico quando dice:
"Porgete l'altra guancia", "Amate il prossimo",
"Sacrificatevi per il bene comune". È giovane. Pecca
di fiducia e ingenuità. Non comprende che porgere la
guancia a un peso massimo è gravoso, amare il
prossimo che ci vuole fregare è controproducente,
sacrificarsi per il bene dei potenti è blasfemia.
Non si accorge che da dietro streghe gli tagliano i
capelli e genitori gli mandano bambini scrocconi. È
gentile. Se una iena ha fame, le dice: "Mangia del
mio stinco". È un bravo ragazzo. La gente se ne
approfitta. Si chiama Gesù Cristo.
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