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Ritorno ad Ancona e altre storie


Mercoledì 23 maggio alle ore 18.00 presso la Biblioteca Villa Bandini di Firenze (via di Ripoli, 118) si terrà la prima presentazione di “Ritorno ad Ancona e altre storie”, libro di racconti scritto dallo jesino Lorenzo Spurio assieme alla scrittrice fiorentina Sandra Carresi.
La relatrice dell’evento sarà Francesca Chiavacci, presidente dell’ARCI di Firenze e alla presentazione interverrà anche Massimo Acciai, direttore della rivista di letteratura e cultura varia Segreti di Pulcinella.

Il libro, edito dalla neonata casa editrice Lettere Animate e curato da Antonella Ronzulli, si snoda attraverso tre racconti dagli squarci quotidiani che non mancano però di richiamare il lettore su una serie di temi importanti: amore, amicizia, debolezze e sofferenze. In questo percorso i due autori fondono i loro stili con maestria rendendo la lettura piacevole e appassionante.

Il libro ha già ottenuto buoni consensi e recensioni positive, alcune firmate da eminenti esponenti della cultura quali il poeta napoletano Luciano Somma, la poetessa romana Michela Zanarella e il critico-recensionista Marzia Carocci, solo per citarne alcuni.

Per ogni altra informazione circa la presentazione del libro si rimanda al link dell’evento: https://www.facebook.com/events/326512417395823/

[locandina]
[video presentazioe]
[videointerviste di Toscana TV]

Discorso introduttivo di Massimo Acciai

Buona sera. Sono Massimo Acciai, scrittore, poeta e direttore della rivista di letteratura e cultura Segreti di Pulcinella, nata a Firenze nel 2003.
Innanzitutto un ringraziamento ai presenti qui stasera per la presentazione di questo libro di narrativa dell'amico Lorenzo Spurio e di Sandra Carresi, che ho incontrato di persona solo oggi. Vorrei ringraziare Lorenzo per avermi invitato a dire due parole sul suo libro che ho avuto il piacere di leggere in anteprima durante il suo lavoro di stesura.
Lorenzo è marchigiano e proviene dalla provincia di Ancona; nonostante la sua giovane età ha alle spalle già numerose pubblicazioni sia in cartaceo che on-line di racconti e di saggi di critica letteraria, i due ambiti di cui scrive con talento e precisione.
Ho avuto l'occasione di conoscerlo circa un paio di anni fa tramite Segreti di Pulcinella, la rivista online che dirigo, che lui stesso contattò, dopo averne letto gli ultimi numeri, per offrire una sua collaborazione attraverso i suoi racconti brevi. La mia rivista è uno spazio aperto nei confronti di ciascuna attestazione artistica che evidenzi una certa qualità e così, dopo aver letto i suoi racconti, non ho esitato ad ospitarlo e, tempo dopo, a nominarlo redattore della stessa.
Da lì è nato un rapporto di amicizia e collaborazione che ci ha visti uniti in una serie di altri lavori portati avanti negli ultimi tempi tra cui qualche racconto scritto a quattro mani e a tutt'oggi inedito, la collaborazione ad alcuni concorsi letterari promossi dalla mia rivista e dal suo blog. Per la sua ampia dedizione nei confronti della rivista, inoltre, e per il suo ottimo lavoro svolto per la stessa è di recente diventato vice-direttore, assieme a Alessandro Rizzo.
Arriviamo quindi al libro di racconti che presentiamo stasera; "Ritorno ad Ancona e altre storie", scritto congiuntamente a Sandra Carresi, scrittrice che vanta di numerose pubblicazioni e menzioni in altrettanti concorsi ai quali ha partecipato, sia per la poesia che per la narrativa.
Si tratta di tre racconti lunghi, quasi dei piccoli romanzi. Difficile inquadrarli in un genere letterario specifico: sono racconti che trattano del mondo reale, senza nulla di fantastico o soprannaturale; sono ambientati in Italia, tra la Toscana e le Marche, il Lazio e la Campania - ricordiamo che i due autori sono separati da una certa distanza geografica, vivendo l'uno a Jesi e l'altra nella mia Firenze - ed hanno per protagonisti persone assolutamente normali alle prese con eventi straordinari che sconvolgono le loro vite: l'apparire di un fratello che non si sapeva di avere, la separazione, l'adozione di bambini stranieri.
Il primo dei tre racconti, il più lungo e quello che in termini temporali inaugura il sodalizio Spurio-Carresi è "Telefonate anonime". La protagonista, Giada, è una giovane donna sola, giornalista presso una testata di moda, che viene inviata a Roma per realizzare un'intervista. All'ansia per l'importante incarico si somma la preoccupazione per l'anziana madre, che vive in un appartamento in via Vittorio Emanuele a Firenze - che del tutto casualmente è vicinissimo a casa mia - dove è avvenuto un delitto. A tutto ciò si aggiungono delle misteriose telefonate anonime, il cui mistero viene svelato verso la fine con un colpo di scena davvero imprevisto che ovviamente non rivelerò.
La vicenda di Rebecca, protagonista del secondo racconto che dà anche il titolo al libro, è invece più marcatamente sentimentale: il rapporto tra Rebecca, cinquantacinquenne da poco divorziata, e il dottor Vincenzo, incontrato in una vacanza alle terme, si iscrive nella tradizione della love story - con descrizioni anche erotiche ma mai volgari - e in particolare della relazione a distanza (la distanza è un tema ricorrente in tutti e tre i racconti); ma è una distanza diversa da quella geografica che alla fine rende impossibile la storia. Il finale lascia l'amaro in bocca.
Tutti e tre i racconti hanno protagoniste femminili; l'ultimo vede in scena una coppia di coniugi fiorentini, Eva e Alberto, entrambi sulla quarantina - la storia è narrata soprattutto dal punto di vista di Eva, la quale si trova ad affrontare una serie di situazioni gravose (il racconto si intitola infatti "Un cammino difficile"): la vita sconvolta dall'adozione di due bambini russi, l'abbandono da parte del marito e infine la grave malattia di quest'ultimo. Eva affronta tutto questo con coraggio e fiducia, aprendosi la strada ad una ritrovata serenità.
I sentimenti sono i veri protagonisti dei racconti; l'indagine psicologica, l'introspezione, sono condotti con maestria da Lorenzo e Sandra Carresi. Gli stili dei due autori si fondono bene in una narrazione scorrevole e ricca di dettagli che danno alla storia il giusto realismo. Il lettore viene introdotto e accompagnato in tre spaccati quotidiani con destrezza. Tre racconti da leggere tutti d'un fiato.

Il libro ha già ottenuto ampi consensi da parte della critica con numerose recensioni alcune scritte da collaboratori della rivista come ad esempio da Emanuela Ferrari, che oggi non può essere presente, ed altri esponenti della cultura italiana quali il poeta napoletano Luciano Somma e la poetessa Michela Zanarella.

Lascio ora la parola ai due autori.

 
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